IL NOSTRO CODICE ETICO
Leggi, regolamenti e normative per gli Associati
Il Codice Etico ha lo scopo di sviluppare e rafforzare negli imprenditori associati la coscienza dei valori civili e sociali, ispiratrice di comportamenti individuali, che concorrono a far assolvere alla categoria, nel contesto di una libera società pluralistica, la propria funzione, quale rilevante componente del progresso del Paese.
Nel varare il presente Codice, l’ANCE Foggia intende assolvere alla sua precipua ed indeclinabile funzione di operare per il raggiungimento della predetta finalità, nell’assolvimento dei suoi compiti statutariamente previsti, di moralizzazione e qualificazione della categoria.
Le imprese edili iscritte ad Ance Foggia si impegnano ad osservare le leggi, i regolamenti e le normative in genere emanati dallo Stato e dagli altri Enti pubblici, le disposizioni interne deliberate, a norma di Statuto della Confindustria, del regolamento di ANCE Foggia, nonché le norme di comune correttezza civile e sociale nei confronti delle consociate e dei terzi.
Il sistema ANCE, rispetto allo scenario sociale, economico ed istituzionale italiano ha il dovere di compiere una profonda riflessione al fine di riaffermare i propri valori etici per orientare e supportare tutte le imprese aderenti a comportamenti in linea con tali principi.
Valori etici che non possono prescindere da un deciso contrasto ai tentativi di infiltrazione criminale ed ai fenomeni di illegalità nei rapporti con le Amministrazioni Pubbliche attraverso un rafforzamento dei presidi volti a garantire la trasparenza e la legalità nel settore delle costruzioni, in tutti gli aspetti dell’attività d’impresa, in un ottica di libera iniziativa e di un mercato che tuteli la corretta concorrenza.
Con riferimento al contrasto alle infiltrazioni criminali nel settore delle costruzioni, l’ANCE ha già provveduto, con delibera dell’Assemblea del 20 luglio 2011, a estendere a tutto il territorio nazionale, e quindi non solo al Mezzogiorno, la Delibera di Confindustria del 28 gennaio 2010 che regola i casi di sospensione e/o espulsione dalle cariche associative e delle imprese per reati di stampo mafioso.
In merito al fenomeno corruttivo, inoltre, l’ANCE intende esprimere chiaramente l’incompati- bilità di tali comportamenti con i valori fondamentali ai quali si ispira tutta l’azione associativa fin dalla sua costituzione (1946).
La corruzione, in qualunque forma, rappresenta un elemento in grado di scardinare l’intero sistema industriale italiano, alterando il funzionamento del mercato e limitando l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali e l’afflusso di investimenti esteri.
In tale scenario, il settore delle costruzioni, per i suoi inevitabili e frequenti contatti con la Pubblica Amministrazione, è tra quelli maggiormente esposti al fenomeno corruttivo, sia nel caso in cui pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, abusi della sua qualifica (concussione), sia nel caso in cui il soggetto privato prometta denaro o altra utilità affinché il soggetto pubblico compia un atto del suo ufficio o contrario ai doveri d’ufficio (corruzione).
Il presente Codice Etico, inserendosi nel contesto già delineato da Confindustria, intende preservare ulteriormente l’intero Sistema Associativo con misure, chiare e condivise che, penalizzando comportamenti illeciti, tutelino la concorrenza tra imprese e contribuiscano a promuoverne la crescita economica, sociale e culturale.
L’azione dell’ANCE è rivolta a sostenere coloro che ricoprono cariche associative con spirito di servizio ed abnegazione e le singole imprese associate che con sacrificio e tenacia continuano a svolgere il loro ruolo nella Società, attraverso una procedura di identificazione e di allontanamento di associati coinvolti, invece, in reati di particolare gravità, quali quelli contro la Pubblica Amministrazione, contro l’ordine economico, la concorrenza, la proprietà ed il possesso, oltre, ovviamente, quelli relativi alle organizzazioni di tipo criminale, alterando quindi il mercato e la libera concorrenza.