Periferie: approvata la relazione finale della Commissione d


22 dicembre 2017

''Le periferie urbane non sono più definibili semplicemente come ambiti lontani dal nucleo storico della città o come polarità opposta alle aree centrali, ma come una condizione trasversale che intanto riguarda l'espansione fisica delle città, particolarmente pronunciata negli ultimi due decenni, ma che comprende tutte quelle zone più densamente popolate, dove sono riscontrabili fenomeni di degrado, di marginalità, di disagio sociale, di insicurezza e di povertà''. È la definizione di periferie fornita nella Relazione conclusiva approvata lo scorso 14 dicembre dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, istituita presso la Camera dei Deputati (vedi News ANCE n. 30689 del 01/12/2017 Periferie, prorogati i lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta).
Nella Relazione la Commissione, oltre a descrivere l'attività di indagine svolta mediante audizioni di soggetti pubblici e privati competenti e sopralluoghi in diverse Città metropolitane, formula una serie di proposte per avviare una politica strutturale di rigenerazione delle aree periferiche tra cui un riferimento centrale univoco, un programma pluriennale per l'intervento urbano, l'avvio di politiche per la rigenerazione urbana e un ritorno alle politiche abitative.
Nel frattempo lo scorso 18 dicembre il Presidente del Consiglio, dopo la stipula delle convenzioni con i comuni di Viterbo, Perugia e Terni il 7 dicembre 2017, ha sottoscritto anche le ultime 93 convenzioni mancanti nell'ambito della graduatoria del Programma straordinario periferie (vedi News ANCE n. 30489 del 15/11/2017 Programma straordinario periferie: a che punto siamo).
In allegato l'elenco degli interventi di riqualificazione nell'ambito del Programma straordinario periferie

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