Fatturazione elettronica nei confronti della P.A.


24 aprile 2014

Nuovo aggiornamento del Dossier ANCE sulla fatturazione elettronica nei confronti della P.A., alla luce delle ulteriori indicazioni operative emanate dall'Agenzia delle Entrate e dall'Agenzia per l'Italia Digitale.
Si tratta, in particolare, delle specifiche tecniche relative, rispettivamente, al Sistema di Interscambio (SdI - www.fatturapa.gov.it)[1], che consente di procedere all'invio delle fatture elettroniche, ed all'Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA - www.indicepa.gov.it), che identifica gli uffici della P.A. deputati in via esclusiva alla ricezione delle stesse, mediante un apposito codice[2].
Le specifiche tecniche tengono conto della Circolare congiunta 31 marzo 2014, n.1 del Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e finanze e del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha fornito le prime linee guida sull'applicabilità di tale modalità di fatturazione.
Come noto, in attuazione della normativa comunitaria (Direttiva 2010/45/UE), l'art.1, co. 209-214 della legge 244/2007 (legge Finanziaria 2008) prevede l'introduzione graduale:
  • dell'obbligo di fatturazione, in forma elettronica, delle operazioni eseguite nei confronti di Pubbliche amministrazioni.
In particolare, la fattura elettronica diventerà obbligatoria:
- dal 6 giugno 2014, per le fatture emesse nei confronti dei Ministeri, delle Agenzie fiscali (ad es. l'Agenzia delle Entrate), e degli Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale, come individuati nell'elenco ISTAT, allegato in estratto;
- dal 6 giugno 2015, per le fatture emesse nei confronti delle altre P.A.(ad es. la Presidenza del Consiglio dei Ministri), ad eccezione delle Amministrazioni locali (ad es. i comuni)[3].
  • del duplice divieto, da parte della P.A., di accettazione di fatture emesse in forma cartacea e di pagamento delle stesse.
In attuazione delle citate disposizioni della legge Finanziaria 2008 è successivamente intervenuto il D.M. 3 aprile 2013, n.55 (in vigore dal 6 giugno 2013)[4].
Si evidenzia, a tal riguardo, che nel D.M. 55/2013 è contenuta una schematizzazione del meccanismo di trasmissione e ricezione della fattura elettronica.
Alla luce delle indicazioni contenute nelle specifiche tecniche SdI ed IPA, l'ANCE ha provveduto ad aggiornare il Dossier operativo relativo alla nuova disciplina della fatturazione elettronica[5].
Al riguardo, si ricorda che le imprese, obbligate ad emettere, dal 6 giugno 2014, le fatture elettroniche, da trasmettere attraverso il nuovo Sistema di Interscambio, possono trovare tutte le modalità operative sul sito istituzionale www.fatturapa.gov.it che dedica, peraltro, un'apposita sezione agli adempimenti a cui sono tenuti i cedenti/prestatori.
Si sottolinea, ad ogni buon fine, che l'utilizzo della fatturazione elettronica fa salve le disposizioni relative ai termini di pagamento e alla decorrenza degli interessi moratori, previste dal codice dei contratti pubblici e dal D.Lgs. 192/2012.
Per completezza, si precisa che, per le operazioni nelle quali il committente non sia una P.A. (ad es. contratti di appalto privati), resta ferma la fatturazione in forma cartacea.
Sul tema, Confindustria sta organizzando un seminario, previsto nel mese di maggio, con approfondimenti sulla nuova disciplina della fatturazione elettronica, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di esperti dell'Agenzia delle Entrate, di Sogei, e dell'Agenzia per l'Italia Digitale.
Con successiva comunicazione, l'ANCE informerà la rete associativa sulla data, il programma dei lavori, nonchè sulle modalità di partecipazione al seminario, che ha lo scopo di agevolare le imprese sull'utilizzo di tale meccanismo.

[1] La creazione della piattaforma informatica SdI è stata prevista con il D.M. 7 marzo 2008 (in attuazione dell'art.1, co.212, della legge 244/2007).
[3]Per quel che riguarda, infatti, le prestazioni eseguite nei confronti delle Amministrazioni locali, gli obblighi di fatturazione elettronica vengono demandati ad uno specifico Decreto ministeriale.
[4] Si tratta di un Decreto del Ministro dell'economia e finanze, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione, d'intesa con la Conferenza unificata.

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