Polonia


11 marzo 2013

Si informano le Associazioni e le imprese che lo scrivente Ufficio è stato informato dall'Ambasciata d'Italia a Varsavia su importanti opportunità legate al settore delle infrastrutture aeroportuali in Polonia e sulle relative possibilità di investimento che hanno confermato interessanti prospettive di sviluppo, soprattutto in relazione all'assegnazione della nuova tranche di Fondi Europei prevista dal Quadro Finanziario Multiannuale.
Si forniscono di seguito alcuni elementi sul settore delle infrastrutture aeroportuali in Polonia e sulle relative opportunità di investimento, che ci sono stati forniti dal Direttore del Dipartimento dell'Aviazione Civile del Ministero dei Trasporti, Krzysztof Kapis.
1. Dal momento dell'entrata della Polonia nell'UE il traffico aereo è triplicato. Nel 2012 sono stati registrati 24.5 milioni di passeggeri, il 12% in più rispetto al 2011. La previsione in base al trend attuale è che verranno raggiunti 80 milioni di viaggiatori annui entro il 2035.
In Polonia esistono tredici aeroporti civili. Tra questi, otto appartengono alla Rete Trans-europea di Trasporto (TEN-T) ed i lavori di ammodernamento in corso sono co-finanziati con i fondi stanziati dall'UE. Si tratta di:
ü Aeroporto di Varsavia Chopin;
ü Aeroporto Internazionale di Cracovia-Balice, Giovanni Paolo II;
ü Aeroporto Internazionale di Katowice - Pyrzowice;
ü Aeroporto di Danzica - Lech Walesa;
ü Aeroporto di Breslavia - Niccolo' Copernico;
ü Aeroporto di Pozna - awica;
ü Aeroporto Internazionale di Rzeszo'w - Jasionka;
ü Aeroporto di Stettino - Golenio'w Solidarno;
Si allegano alcune informazioni di dettaglio sullo stato di realizzazione degli investimenti nel settore infrastrutture aeroportuali, fornite dal Ministero dei Trasporti, aggiornate al novembre 2012.
2. La sfida più grande per le Autorità polacche competenti è stata negli ultimi anni quella di aumentare la capacità ricettiva delle strutture aeroportuali e la loro modernizzazione, obiettivo che è stato ora raggiunto, grazie agli investimenti pubblici e all'ottimo impiego dei fondi europei di coesione. La sfida che ora si prefiggono le autorità polacche, contando sulla prossima allocazione dei fondi UE assegnati alla Polonia dal Quadro Finanziario Multiannuale per il periodo 2014-2020, è soprattutto quella della modernizzazione delle facilities e del trasporto integrato intermodale. Kapis ha affermato che solo nel 2016 potrebbe riproporsi un problema di capacità, che potrebbe indurre a prendere in considerazione la costruzione di nuovi aeroporti.
3. A partire dal 2014, sempre grazie all'impiego dei fondi europei, potrebbe essere presa in considerazione la costruzione di nuovi aeroporti nazionali o regionali di limitata entità.
Un discorso a parte merita l'aeroporto di Varsavia, sicuramente il più funzionale e moderno insieme a quello di Cracovia. La sua vicinanza al centro cittadino ne limita le capacità di espansione, anche per connessi problemi di sostenibilità ambientale.
Sono allo studio alcune soluzioni di lungo periodo, tra cui l'ambizioso progetto di un nuovo aeroporto internazionale per la capitale.
4. La principale società operante nel settore dei servizi aeroportuali è' la PPL Group Polish Airport, società statale, che detiene pacchetti azionari di maggioranza assoluta (75% a Cracovia) o relativa (30% a Modlin, il secondo aeroporto di Varsavia dove operano principalmente compagnie low-cost) degli aeroporti polacchi, laddove gli altri partner sono principalmente le autorità locali. Esistono dei piani di privatizzazione della PPL, ma non ci sono ancora prospettive concrete.
5. Nell'immediato futuro, si possono quindi ragionevolmente prevedere opportunità' di investimento per il miglioramento degli aeroporti già esistenti, in particolare per quelli di Varsavia, Cracovia, Lodz, Danzica e Breslavia.
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